Qualche tempo fa mi è capitato tra le mani un articolo che parlava di rinoplastica, di quell’operazione chirurgica, insomma, che è rivolta a modificare la forma del naso di una persona.
Da persona aperta quale mi vanto di voler essere, non ho potuto passare subito all’attacco critico nei confronti di tale procedura, ma ammetto che il primo tra i pensieri che mi sono venuti in mente, a sentire la parola “rinoplastica” è la critica a chi, non capace di accettare il proprio aspetto fisico, ricorre al chirurgo per il ritocchino che gli consentirà di camminare a testa alta davanti alle folle, senza sentirsi a disagio. È davvero dura accettare di non essere nati senza difetti, ed è anche più dura resistere alla tentazione di giudicare gli altri come deboli e rinunciatari, perdenti perchè non hanno continuato a perseverare per essere felici di sè stessi.
Ma, dato che io mi vanto della mia capacità di andare oltre la prima impressione e di riuscire a trattenere la critica facile, mi sono documentata un po’ di più sulla famosa rinoplastica ed ho scoperto che, in fin dei conti, non si tratta solo ed unicamente di aspetto esteriore. Una piccola parentesi, però, va aperta prima ancora di spiegare i dettagli della scoperta… dopo lungo pensare, ho accettato l’idea che non è sinonimo (o risultato) di un fallimento ricorrere al metodo chirurgico per sistemare il proprio corpo: anzitutto non è giusto ritenere che sia solo la vanità a spingere un individuo ad affrontare un intervento chirurgico, al contrario, sono molto più spesso dolore e sofferenza le ragioni che portano a cambiarsi. Insomma, si tratta di un ingrato bisogno di riuscire ad adeguarsi ad uno standard nel quale, per chi non ci è nato, è davvero difficile accettare di non rientrare. Inoltre, non si può neanche additare una persona che si è fatta affettare di sua spontanea volontà come un vile, perchè ci vuole un certo coraggio sia nell’affrontare l’aspetto chirurgico (che io, personalmente, non credo riuscirei a sopportare) che l’aspetto psicologico: ci vuole una certa faccia tosta a presentarsi davanti ad amici, conoscenti, parenti o colleghi di lavoro, da un giorno all’altro, con un naso diverso, ad esempio.
Terminata questa lunga premessa, posso solo aggiungere che ho scoperto come la rinoplastica sia non solo di aiuto psicologico a chi non si piace, ma anche un’operazione che va a migliorare la vita di una persona che è nata, ad esempio, con una deformazione al naso che causa problemi respiratori, o in chi ha problemi di sinusite o ancora ha fratturato il naso a causa di un trauma e non riesce a respirare bene come prima.
Il sunto della mia scoperta è che, la rinoplastica, così come altre operazioni di chirurgia estetica, mira a migliorare la vita delle persone, non importa sotto quale aspetto.
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